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5 curiosità sulla Valle d’Aosta

La Valle d’Aosta è la regione più piccola dell’Italia e anche quella posizionata più a nord rispetto alle altre. Interamente a carattere montuoso, è costituita da un solo capoluogo di provincia, eppure tante sono le curiosità sulla Valle d’Aosta. Partendo dalla sua storia, fino alla cultura che la contraddistingue, questa regione d’Italia è ricca di scoperte.

Non basterebbero tutte le parole del mondo per elencare tutte le curiosità sulla Valle d’Aosta, per questo motivo abbiamo scelto di selezionarne solo cinque che possano incentivarti a visitare questo meraviglioso territorio.

Cinque curiosità sulla Valle d’Aosta: il collegamento diretto con la Francia

 Anche se piccola, la regione della Valle d’Aosta possiede la vetta più alta dell’Italia e anche il più particolare per diverse motivazioni che ora vi spiegheremo. Il Monte Bianco è un passaggio diretto con la Francia, nostra vicina di casa alla quali siamo collegati, nella parte più settentrionale del paese, proprio attraverso questa regione.

Il traforo del Monte Bianco è stato realizzato da ingegneri architetti di entrambi paesi, italiani e francesi, per favorire il trasporto delle merci, ma soprattutto delle persone in vista di un’unica comunità europea all’interno dei quali cittadini non fossero nazionali ma comunitari.

Il francese è anche la seconda lingua ufficiale della regione della Valle d’Aosta e proprio per questo motivo sin dalla tenera età nelle scuole sono insegnate entrambe le lingue.

Le infinite sfaccettature del monte Bianco

 Il Monte Bianco più di un semplice passaggio o collegamento diretto. Questo è stato il campo di battaglia più alto Europa durante la resistenza della seconda guerra mondiale. È proprio qui che francesi fascisti si sono scontrati.

Tanti sono però le curiosità che si legano a questo alto monte. Proprio sul massiccio del Monte Bianco si trova il giardino alpino di Sassurea, precisamente 2175 m di altitudine. Qui sono raccolte e valorizzate diverse specie naturali che caratterizzano la flora del luogo.

Proprio la sua vicinanza con la Francia ha reso poi il Monte Bianco la cima più contesa d’Europa. Tutt’oggi non è facile individuare la sua corretta posizione dal punto di vista morfo-geografico. A tal fine, nel 2011 l’eurodeputato italiano Riccardi ha proposto in commissione europea un’idea per risolvere la questione della territorialità della cima, considerando la stessa come “un territorio appartenente a tutta Europa”. In realtà in questo modo voleva portare l’attenzione anche sulla presenza di altri territori contesi all’interno della stessa comunità europea.

La storia della Valle d’Aosta

 Pur così piccola, la Valle d’Aosta vanta una storia molto antica che risale al dominio di Cesare Augusto su tutta l’Italia, lo stesso durante il quale i romani consideravano di ampliare le loro conquiste nella regione settentrionale e nella Gallia. Il dilemma era se assoggettare al proprio controllo le popolazioni della zona dell’attuale Valle d’Aosta. Molte di queste infatti rappresentavano un ostacolo ai commerci al transito delle persone e per questo motivo, poiché nessuno poteva fermare Cesare Augusto, molti degli insediamenti furono rasi al suolo. Su quella dei Salassi, ad esempio, è stata edificata poi Aosta che ancora oggi porta i segni della presenza dell’antica Roma.

La Valle d’Aosta non è però stata immune a cambiamenti anche più recenti, come dimostra il ventennio fascista durante il quale furono variati i nomi di alcuni comuni valdostani italianizzando quelli più francesi. Anche il nome di un’altra famosa vetta della regione, in Monte Rosa ha visto variare più volte sul nominativo. Molti pensano che derivi dalla colorazione che assume all’alba e al tramonto, invece deriva dal latino poiché rosia significa proprio ghiacciaio, un’assonanza ripresa anche nel dialetto valdostano che si presenta come un mix di quello italiano e quello francese.

Una regione a statuto speciale e più piccola d’Italia

 Secondo quanto previsto dalla costituzione italiana, la Valle d’Aosta è una delle cinque regioni a statuto speciale presenti sul nostro territorio. Ciò ha consentito una speciale autonomia di gestione che si traduce anche nell’utilizzo della lingua nazionale. La regione possiede infatti due lingue ufficiali, quella italiane e quella francese. Allo stesso modo lo statuto ha permesso di differenziare i comuni secondo un criterio differente da quello degli altri regioni.

Per la sua grandezza la Valle d’Aosta non ha province, poiché intera provincia di Aosta corrisponde confini nazionali. Al tempo stesso la regione con meno comuni in quanto qui sono presenti soltanto 74, ancor meno rispetto all’Umbria che ne possiede solo 100. Anche il numero di abitanti della regione è inferiore per densità, complice la superficie abitabile notevolmente inferiore rispetto ad altre.

Gli sport tipici della regione valdostana

 Molti sono gli sport particolari che si svolgono in questo territorio. Un esempio è il fiolet, un gioco il cui obiettivo è quello di mandare più lontano possibile una pallina ovale colpendola due volte. Altro gioco tipico è la redatta in cui si deve lanciare più lontano possibile da una pallina colpendola con una mazza. Una variante tutta valdostana del gioco delle bocce è poi il palet valdostano in cui le forme sferiche sono sostituite da dei dischi.

Conclusioni

Per conoscere e apprezzare tutto le curiosità sulla Valle d’Aosta è necessario visitare questo territorio. Qui ci sono attrattive tutto l’anno, non solo nel periodo invernale quando è possibile usufruire delle piste da scii.