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5 curiosità sulla Liguria

La Liguria è la regione italiana che si estende tra il mare e le montagne. Qui le Alpi cedono delicatamente il posto agli Appennini e le curiosità sulla Liguria si fondono con quelle del territorio. Tra la storia dei borghi più caratteristici e i piatti tipici e rinomati in tutto il mondo, questa regione trova il modo di lasciarsi scoprire, quasi sfogliare come se fosse un libro nuovo e da scoprire.

Ma quali sono le curiosità sulla Liguria più entusiasmanti? Sarebbe impossibile raccontare tutte quelle che questa terra ha da offrire, ma abbiamo pensato di raccoglierne cinque che racchiudano storia, cibo, bellezza e anche un pizzico di pregiudizio.

 Il borgo delle streghe

 Tra le terre della Liguria troviamo anche uno dei borghi d’Italia più belli che nasconde al tempo stesso un’aura di mistero. Parliamo di Triora il luogo dove nel 1556 si tenne uno dei più famosi processi contro le streghe. La storia racconta che durante quell’occasione furono accusate di stregoneria 13 donne. La loro colpa? Aver provocato la carestia che aveva colpito il borgo nell’anno precedente.

Secondo la legge la condanna di stregoneria prevedeva per le donne il rogo, ma per le streghe di Triora la sorte scelta fu differente. Si pensò di incarcerarle a vita, in modo da rendere la loro agonia più lenta e sofferta come quella dei poveri cittadini. Molte di loro persero la vita a causa degli stenti a cui erano sottoposte, ma di altri non ebbero mai più notizie. Proprio su di loro circolano ancora oggi diverse storie di terrore.

La storia delle 13 streghe giustiziate ha ispirato la creazione del Museo Etnografico e della Stregoneria. Questo sorge su quello che si dice fosse il carcere delle donne. Ad oggi il museo è una delle attrattive più gettonate del territorio ligure, un luogo dove possiamo visionare antri stregati, pentoloni per gli incantesimi e gatti neri. Un luogo che non può non essere visitato da chi bambini piccoli.

Le trofie al pesto alla genovese

Quando parliamo di curiosità sulla Liguria non possiamo che menzionare la cultura culinaria e in particolare le tipiche trofie al pesto alla genovese. Ormai famose a livello internazionale, queste hanno una modalità di preparazione lenta e accurata, che ne caratterizza il gusto e il sapore tipico. Basilico fresco, pinoli, pecorino, aglio e sale sono gli ingredienti del sugo che deve essere preparato esclusivamente a mano in un mortaio di ceramica. Questa lavorazione permette di conservare, anche durante la pestatura, tutti gli olii naturali e le proprietà dei diversi ingredienti.

Da gustare con tutto, la tradizione ligure vuole il sugo del pesto legato alle classiche trofie, preparate anche queste a mano con farina di semola che riesce a raccogliere in modo eccellente tutto il pesto. Un capolavoro da gustare nelle trattorie tipiche della regione e in particolare del capoluogo.

L’ospitalità dei liguri

 Un poco per la riservatezza della popolazione, un poco per la differenza di accoglienza evidente che caratterizza le varie regioni d’Italia, i liguri sono da sempre ritenuti poco ospitali. Anche quando si sceglie di recarsi in un ristorante sembra sempre di essere un intruso, una persona non gradita che potrebbe anche andare via subito per liberare spazio.

Diverse sono le parodie che nel tempo sono nate proprio su questa “caratteristica” ma che risulta ancora oggi essere solo un piccolo pregiudizio.

Eppure molti ristoratori, in particolare delle trattorie, sfruttano il luogo comune per rendere più “particolare” il proprio locale. La poca ospitalità diventa quindi parte di uno skecth in cui il commensale si trova a vivere da protagonista, scherzando sulla riservatezza dei liguri. Forse anche da qui deriva il luogo comune sulla poca propensione alla spesa dei genovesi?

La terra dei poeti

 Sarà stata la bellezza, la possibilità di spaziare dai mari ai monti con uno sguardo o il clima mite della regione, di fatto la Liguria è una delle terre più cantate della poesia. Vincenzo Cardarelli la esalta per i suoi ulivi, Eugenio Montale nel suo “Ossi di Seppia”. Ma numerosi sono i poeti, anche minori, originari di questi luoghi che hanno voluto raccontare ai posteri la sua bellezza.

Attraverso i versi più o meno conosciuti è possibile percorrere le strade delle città, dei borghi, avvertire i sapori e i profumi che caratterizzato questo territorio. Ma anche la stessa Liguria ha scelto in qualche modo di rendere omaggio a tutti loro. Il Golfo dei Poeti è una striscia di terra che si estende da Porto Venere a Lerici e che si presenta come uno dei più belli da ammirare.

 Il festival di Sanremo

 Il festival della canzone italiana è conosciuto anche fuori dai confini nazionali e numerosi sono gli ospiti, anche internazionali, che scelgono di calcare quel palco per una sola notte. Numerosi sono i cantanti e cantautori che devono il loro successo al palco del del festival della canzone italiana.

Anche se oggi tutti colleghiamo questo festival alla televisione e alla sua messa in onda dal palco dell’Ariston, le origini sono differenti. Il festival di Sanremo nasce nel 1951, anno in cui la televisione ancora non era presente. Le prime edizioni furono infatti trasmesse attraverso la radio e sono con l’avvento della televisione nel 1954 questo si spostò sulla rete nazionale. Anche la location è cambiata con il tempo. In origine fu scelto il salone delle feste del casinò di Sanremo e solo dal 1971 la competizione si spostò sul palco dell’Ariston.

Per la data fu inoltre scelto un periodo che per il territorio era di “bassa stagione”, ovvero quello di febbraio, in modo da rianimare proprio il casinò.

Conclusioni

 La storia e la cultura della regione rendono le curiosità sulla Liguria esperienze più che semplici racconti. Vivere sulla propria pelle tutto ciò che la regione ha da offrire ci permette di sentirci parte integrante di essa.